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Agosto, il mese che per la maggior parte degli italiani significa vacanze e riposo, sarà invece il periodo più intenso della stagione per le ragazze del Rhibo Softball La Loggia. Agli ordini di coach Maria Grazia Barberis, dopo pochi giorni di riposo al termine della Coppa Italia, hanno ripreso una dura preparazione in vista dell’appuntamento clou: la Coppa dei Campioni, in cui sono chiamate a difendere il titolo conquistato l’anno scorso. Tre di loro – il capitano Sara Avanzi, Beatrice Ricchi e Alice Ronchetti – si sono ricongiunte al gruppo dopo aver vinto i Campionati Europei con la maglia della nazionale, riportando in Italia un titolo che mancava dal 2007. Allora si giocò ad Amsterdam; sabato 25 luglio a Rosmalen, battendo in una finale tiratissima le rivali storiche dell’Olanda proprio in casa loro. Nelle ultime edizioni le orange avevano regalato parecchi dispiaceri alle azzurre, che quest’anno si sono presentate agli Europei con una carica diversa.
“L’obiettivo era vincere e tutte ne eravamo coscienti” racconta Alice Ronchetti, lanciatrice classe 1991, “nel continente ce la giochiamo da molti anni con l’Olanda e il desiderio di tutte era invertire la tendenza delle ultime stagioni”. La stessa Marina Centrone, CT della nazionale, alla vigilia aveva dichiarato apertamente le ambizioni del gruppo; un aspetto che ha caricato ancor di più le azzurre, partite a razzo nei primi giorni con diverse vittorie per manifesta.
“Poi è arrivata l’attesa sfida contro le padrone di casa” prosegue Alice, “abbiamo perso e la sconfitta ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca perché per un attimo abbiamo avuto la sensazione che fosse una formazione davvero imbattibile, una vera e propria ‘bestia nera’ per noi. Ma in semifinale ci siamo prese una fantastica rivincita. È stata una vittoria speciale, inseguita a lungo e finalmente ottenuta; il premio per un miglioramento costante stagione dopo stagione. Lì abbiamo capito di avere una grande occasione per vincere il titolo”.
Ancora Olanda in finale e nuovo successo dell’Italia, finalmente a segno dopo anni in cui si era dovuta accontentare della piazza d’onore. “Per me era la prima convocazione in nazionale maggiore e come esordio non potevo chiedere di meglio” spiega Alice Ronchetti, che con la maglia azzurra non ha praticamente mai perso. Qualche anno fa a Torino ha vinto gli Europei under 22, bissando il precedente titolo continentale juniores. È davvero il “portafortuna” della nazionale, che frequenta fin dalle categorie ragazze e cadette.
Nata a Milano, Alice cominciò a giocare nella società della sua città, il Milano Baseball 1946. Una realtà piccola che non aveva abbastanza bambini iscritti per comporre una squadra, cosicché la mamma coinvolse un po’ di suoi coetanei per creare un piccolo vivaio. “Eravamo un bel gruppetto misto di ragazzini e ragazzine” ricorda la lanciatrice del Rhibo La Loggia, “se oggi sono qui devo ringraziare soprattutto mia mamma; è stata lei l’artefice di tutto”.
Per Alice Ronchetti il softball è diventato una cosa seria verso i 15 anni, quando si trasferì negli Stati Uniti per studiare. “Là giocavo seriamente, imparai nuove cose e migliorai parecchio. Quando rientrai in Italia iniziai a girare diverse squadre”. Debuttò in A1 a Parma; seguirono tre stagioni a San Marino, poi l’approdo a Caserta e la prima semifinale playoff, persa contro La Loggia nel 2013. Quindi il trasferimento a Bussolengo e la finale di dodici mesi fa, persa ancora una volta contro le torinesi, attuali compagne di squadra.
“Ero in contatto con la società da un po’ di tempo e ho pensato che fosse la scelta migliore. Conoscevo già diverse ragazze e ho trovato un ambiente accogliente e familiare”. Forse è proprio questa la chiave del successo della formazione biancoviola, che si appresta a vivere le fasi decisive della stagione. Dal 16 al 23 agosto la Coppa dei Campioni, dal 28 in poi i playoff del Campionato, con il primo turno contro Collecchio. Con l’unico obiettivo di confermarsi, o almeno di provarci fino in fondo.
(la foto in home page è di Ezio Ratti)