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Atletica e gioco di squadra, due concetti così distanti a prima vista ma così magicamente legati in quelle che forse sono le gare più coinvolgenti della pista, le staffette. Ne sanno qualcosa Martina Amidei e Michele Tricca, tornati da poco in Italia dagli Europei under 23 di Tampere, disputati tra l’11 e il 14 luglio. La città finlandese è diventata speciale per i due velocisti piemontesi, saliti sul terzo gradino del podio della 4×100 femminile (con Laura Gamba, Irene Siragusa e Gloria Hooper) e della 4×400 maschile (in compagnia di Vito Incantalupo, Lorenzo Valentini e Marco Lorenzi).
“Nella settimana di raduno abbiamo capito di essere una grande squadra ma sapevamo anche che avremmo trovato avversarie molto forti” dichiara Martina, atleta Cus Torino entrata da un mese in Aeronautica Militare. E così, dietro a Germania e Gran Bretagna, il sogno della medaglia è diventato realtà grazie a un tempo fenomenale (43’86), di due decimi inferiore rispetto al precedente record italiano promesse e valido per la qualificazione della staffetta azzurra ai mondiali, in programma dal 10 al 18 agosto: “non credevamo di poter andare così veloci. In ogni caso la formazione che correrà a Mosca verrà decisa all’ultimo; in Italia siamo un folto gruppo di velociste e verremo convocate in base al nostro stato di forma e ai risultati dei prossimi campionati italiani”.
Sulla pista di Tampere concorrenza spietata anche tra i ragazzi; a spuntarla Russia e Belgio, dopo un arrivo in volata tra cinque nazioni: “Prima di entrare sull’ultimo rettilineo mi sono allargato molto per non rimanere chiuso nella progressione finale” ricorda Michele, ultimo frazionista “è stata una gara serrata fin dalla partenza, siamo stati bravi ad azzeccare i cambi e abbiamo concluso con un ottimo tempo (3’05’’1)”. Già un oro nel palmares del 20enne di Susa, conquistato a Tallinn nella 4×400 degli Europei juniores 2011: “due anni fa eravamo i favoriti; ma questo bronzo vale di più, perché vinto in una gara più combattuta, più sofferta, con almeno sei team in corsa per il podio”.
Per le due frecce azzurre è stata una domenica indimenticabile, la miglior cura per lasciarsi alle spalle le sfortunate gare individuali. “Erano i primi 100 che correvo dopo lo stiramento al bicipite femorale di inizio giugno” spiega la 22enne torinese “ma l’eliminazione nelle batterie mi è comunque servita per rompere il ghiaccio con le competizioni e arrivare preparata alla terza frazione della staffetta”. Fuori dalla finale individuale anche il quattrocentista delle Fiamme Gialle: “i tempi di qualificazione erano alla mia portata ma non mi sentivo bene e non sono riuscito a dare il massimo; per fortuna la prova di squadra è stata tutta un’altra storia”.
Anche la 4x4oo maschile parteciperà ai mondiali di Mosca, grazie al minimo stabilito ai recenti Giochi del Mediterraneo. Ma come per le ragazze la composizione del quartetto è incerta e dipenderà in parte dall’esito dei Campionati Italiani Assoluti di Milano, sabato 27 e domenica 28 luglio. Un banco di prova importante per queste due giovani promesse (già in parte mantenute) dell’atletica italiana.
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