Slalom, salto e figure sono le tre discipline classiche dello sci nautico. Tre specialità che gli atleti paralimpici affrontano al pari dei colleghi normodotati, utilizzando attrezzature apposite e gareggiando con piccoli accorgimenti del regolamento a seconda della categoria. La “standing” e la “seated” comprendono gli atleti che sciano rispettivamente in piedi e seduti, mentre nella “vision impaired” sono inseriti gli atleti non vedenti. Appartiene a quest’ultima Daniele Cassioli, classe 1986, romano di nascita ma fin da bambino residente a Gallarate, venticinque volte oro iridato e altrettante campione europeo, detentore dei record del mondo di salto, slalom e figure; primati che migliora costantemente, a dimostrazione della passione con cui continua ad allenarsi.
Nello slalom un segnale sonoro gli dice quando deve curvare e cambiare direzione, mentre sfreccia a velocità anche superiori ai 50 km all’ora; nel salto una guida lo accompagna invece fino al trampolino, che però Daniele affronta da solo. Secondo regolamento deve volare il più lontano possibile e atterrare in piedi; in carriera ha superato anche i 21 metri. Con tantissime ore di lavoro a terra e in acqua è diventato il migliore anche nelle figure, non semplici da apprendere senza poterle prima vedere. Non solo; è l’unico atleta al mondo nella sua categoria in grado di tenere la corda con un piede e realizzare quindi le figure con entrambe le mani libere.
Una malattia genetica l’ha reso cieco fin dalla nascita, ma questo non gli ha impedito di cimentarsi in varie discipline sportive, di imparare a suonare il pianoforte e diventare deejay, di laurearsi e di lavorare nel campo della fisioterapia e dell’osteopatia. «Sono stato fortunato ad avere una famiglia straordinaria che mi ha sempre incoraggiato a provare di tutto – racconta – e con il tempo ho scoperto che l’essere umano possiede tante altre risorse oltre alla vista». Daniele iniziò presto a sciare sulla neve e in montagna conobbe un gruppo di ragazzi con varie disabilità, che lo invitarono a sperimentare gli sci anche in acqua.
Furono proprio loro, intorno alla metà degli anni ’90, i pionieri dello sci nautico paralimpico in Italia; cominciarono ad allenarsi e a partecipare alle gare, costituirono la prima squadra nazionale e raccolsero le prime medaglie internazionali. Ad accompagnarli lungo questo percorso è stata la Federazione (FISW), che tuttora sostiene attività di promozione, organizza raduni per gli atleti azzurri e mette a loro disposizione il centro tecnico di Recetto (Novara), dove si allenano seguiti dal CT Matej Kunert.
«Lo sci nautico ha sempre rappresentato per me una sorta di riscatto – ricorda Daniele – da bambino non potevo giocare a pallone con i miei compagni di scuola, ma sciare mi permetteva ugualmente di esprimermi». «Lo sport mi ha insegnato a rialzarmi dopo le delusioni, a lavorare per un obiettivo, mi ha fatto viaggiare e conoscere gente – aggiunge – ancora oggi è per me sinonimo di libertà perché quando sono sull’acqua non mi sento vincolato a nulla».
Poco meno di un anno fa è uscita l’autobiografia di Daniele, dove il titolo “Il Vento Contro” è la sensazione da lui provata ogni volta sull’acqua, ma anche una metafora che rappresenta le difficoltà che si incontrano quotidianamente, non solo nel mondo della disabilità. «Difficoltà che però bisogna accettare e trasformare in opportunità – sottolinea Daniele, che da tempo gira l’Italia coinvolgendo bambini e ragazzi non vedenti in giornate di sport – non solo sci nautico – e di gioco. «Vorrei che provassero le stesse sensazioni positive che provo io grazie allo sport – afferma – non solo nelle ore degli incontri che organizziamo ma per molto tempo, motivo per cui l’obiettivo è inserirli in un percorso affinché continuino a praticare attività fisica».
In questi giorni Daniele Cassioli è a Recetto per i Campionati Italiani riservati agli atleti con disabilità. Ai Mondiali disputati a luglio nella località norvegese di Skarnes ha conquistato l’oro nelle specialità figure, salto e combinata non vedenti e ha aggiunto gli argenti in combinata assoluta e slalom. Nello stesso evento iridato sono andati a medaglia anche gli altri azzurri Pietro De Maria, Christian Lanthaler e Matteo Fanchini, quest’ultimo piemontese di Arona e all’esordio in un mondiale di sci nautico. I primi due sono anch’essi impegnati nelle gare tricolori e insieme a Daniele mostreranno la spettacolarità di una disciplina entusiasmante adatta a tutti.
Foto tratta dal sito ufficiale di Daniele Cassioli