Curling: lo scudetto maschile a Pinerolo per la prima volta

Curling News

Pubblicato il: 17/04/2019



Per la prima volta in settantatrè edizioni lo scudetto maschile del curling è arrivato in Piemonte. Un tricolore inseguito a lungo dallo Sporting Club Pinerolo, firmato nello scorso week end sul ghiaccio di casa da Simone Gonin, Fabio Ribotta e Lorenzo Maurino – nati e cresciuti nella cittadina olimpica – e dallo skip e capitano della nazionale Joel Retornaz, al termine di una combattuta finale contro il Trentino Curling di Cembra, detentore del titolo dal 2009. Due anni fa Joel ha deciso di cambiare; ha lasciato Cembra e il Trentino – molte volte guidato allo scudetto e in più di un’occasione aggiudicandosi la finale contro la stessa squadra pinerolese – e ha vestito la maglia della società del presidente Eros Gonin. La prima è stata una stagione di “assestamento” con i nuovi compagni, una sorta di preparazione al campionato appena terminato, vissuto da protagonisti e concluso nel migliore dei modi.

«Al di là del talento e delle capacità tecniche Joel ha portato qui la sua esperienza – assicurano Fabio Ribotta e Lorenzo Maurino, classe 1998 e 2000 rispettivamente – ci ha aiutato a crescere e migliorare, ci ha dato consapevolezza; ci ha insegnato a gestire con più tranquillità i momenti decisivi della partita».

È stato così anche domenica, in un match punto a punto, deciso dalla maggior concretezza dei padroni di casa e archiviato con il punteggio di 6-4. «Abbiamo sfruttato le occasioni che si sono presentate – commenta Joel Retornaz – piccoli dettagli, che in una sfida così equilibrata hanno fatto la differenza». Perfetto nei tiri “pesanti” a conclusione dei parziali, il trentacinquenne capitano azzurro ha “negato” il titolo al suo storico club e con i più giovani compagni ha scritto una pagina di storia di curling tutta piemontese.

«Questo scudetto ci inorgoglisce – afferma Simone Gonin, classe 1989 – è stato il primo per la nostra regione dopo un lungo dominio dei ragazzi trentini, ‘rivali’ in campionanto ma amici fuori dal campo e compagni in azzurro. Una piccola impresa, al termine di una stagione che ci ha regalato soddisfazioni anche a livello di nazionale». Il riferimento è al bronzo europeo conquistato nello scorso autunno e alle sette partite vinte ai recenti mondiali, entrambi record per la squadra azzurra.

Tornando alla serie A, il Team Retornaz ha perso soltanto una partita in tutta la regular season e si è presentato da favorito alle finali del week end. Ha fatto valere ancora una volta il fattore campo, mantenendo un’imbattibilità casalinga che dura ormai da due stagioni piene. Si è aggiudicato la semifinale di sabato contro il Trentino, l’ha ritrovato e sconfitto nuovamente nell’ultimo atto di domenica, confermando la propria superiorità negli scontri diretti.

Primo scudetto assoluto, quindi, per Simone, già campione d’Italia a livello giovanile e di doppio misto (con Veronica Zappone), per Fabio e Lorenzo, che già vantavano titoli di categoria. Tutti e tre avevano all’attivo anche alcune finali perse con la formazione cembrana, ma questa volta sono riusciti a modificare l’epilogo.

«Una bella sensazione – sottolineano guardando la targhetta con i loro nomi attaccata al trofeo – un traguardo importante raggiunto in due stagioni, dopo un po’ di delusione per la conclusione della scorsa. Quest’anno abbiamo lavorato bene e ‘mantenuto il ritmo’ nonostante alcune pause date dagli impegni della nazionale».

La festa piemontese non si è completata con lo scudetto femminile del 3S Luca Lovero, superato in finale dalle campionesse in carica del CC Dolomiti. Una partita equilibrata e decisa dal parziale della quinta mano, capace di ribaltare il punteggio (da 4-1 a 4-5) e indirizzarlo verso il 6-7 conclusivo. «In quel momento di difficoltà ci è mancata un po’ la ‘testa’ – spiegano Veronica Zappone, Angela Romei, Emanuela Cavallo, Anna Maria Maurino e Roberta Tosel – mentre la maggior esperienza delle nostre avversarie è venuta fuori. Ma al di là del dispiacere per non aver compiuto l’ultimo passo il bilancio della stagione è sicuramente positivo».

Il team 3S Luca Lovero ha chiuso la regular season al primo posto e si è amalgamato al meglio dopo l’ingresso in formazione di Roberta e Anna Maria, entrambe classe 2002. Ripartirà di slancio nel prossimo autunno, per riportare il tricolore femminile – già conquistato due volte nel 2013 e 2014 – al palaghiaccio di Pinerolo.

Il bilancio delle finali scudetto e un movimento in crescita per numeri e qualità
L’ultimo fine settimana della serie A di curling – maschile e femminile – andato in scena sul ghiaccio di Pinerolo ha confermato la crescita tecnica della disciplina a livello nazionale, replicata dai risultati e dalle prestazioni della squadra azzurra sui massimi palcoscenici internazionali come Europei e Mondiali. «Più giovani si avvicinano alla nostra disciplina e negli anni è cambiato l’approccio nei confronti del curling – spiega Joel Retornaz, skip della nazionale e della formazione pinerolese campione d’Italia – si dedica più tempo all’allenamento, che viene svolto con maggior qualità».

I ragazzi piemontesi del Team Retornaz e del 3S Luca Lovero trascorrono in pista almeno sei ore alla settimana divise in tre sedute; lavorano in gruppo o individualmente – con esercizi di tecnica – e abbinano alla preparazione sul ghiaccio quella in palestra. L’aspetto atletico è di primaria importanza, motivo per cui dopo i prossimi giorni di pausa gli atleti delle due squadre ricominceranno ad allenarsi “off-ice” in vista della prossima stagione.

In serie A l’obiettivo del Team Retornaz sarà confermare lo scudetto appena conquistato e sottratto dopo dieci anni al Trentino Curling di Amos Mosaner, Sebastiano Arman, Andrea Pilzer e Daniele Ferrazza. Il 3S Luca Lovero punterà invece al tricolore ieri sfuggito per un soffio e andato al Dolomiti Cortina di Diana Gaspari, Chiara Olivieri, Stefania Constantini e Valeria Ghirardi. Terza posizione – rispettivamente maschile e femminile – per Cembra 88 e Tofane; quarti 66 Cortina e Draghette Torino.

«Sul podio abbiamo visto atleti che militano in nazionale da tempo ma anche diversi giovani e questo è un ottimo segnale per il nostro movimento – prosegue Joel Retornaz – il livello medio del campionato italiano è più elevato rispetto a qualche anno fa, tante partite sono più combattute». Chi ha partecipato alle finali del week end si allena con il sogno della nazionale e delle Olimpiadi (impulso decisivo per la crescita del curling, ai Giochi dal 1998). Lo ha dimostrato regalando prestazioni e spettacolo, sotto i cinque cerchi di Pinerolo.

Luca Bianco

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