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Vincere una gara di livello internazionale, con il proprio record personale e conquistando il pass per i Mondiali. Di fronte a parenti e amici, in una piscina che dopo centinaia di ore di allenamento è diventata quasi una casa, in una terra con cui si è creato un legame indissolubile. Erica Musso torna in Liguria ogni volta che riesce a ritagliarsi un po’ di tempo libero; savonese, da circa due mesi si è trasferita a Torino e da qui è ripartita per una nuova stagione agonistica già piena di soddisfazioni. Tanti ricordi ed emozioni l’hanno accompagnata al Trofeo Nico Sapio, che una decina di giorni fa l’ha vista protagonista assoluta all’impianto “Sciorba” di Genova. Erica ha vinto i 400 stile libero in 4’00”44, ha migliorato di quasi un secondo un primato personale che resisteva da due anni e mezzo e ha confermato il proprio terzo posto nella lista delle performer italiane di tutti i tempi sulla distanza, alle spalle delle sole Federica Pellegrini e Alessia Filippi. Soprattutto ha nuotato ampiamente al di sotto del minimo di qualificazione ai Mondiali in vasca corta e tra poche settimane volerà in Cina per l’evento iridato in programma a Hangzhou dall’11 al 16 dicembre.
L’unico che le mancava, in pratica, dopo aver vestito la maglia azzurra alle Universiadi e in Coppa del Mondo, ai Campionati Europei in vasca lunga e in corta e dopo aver vinto una splendida medaglia d’argento con la 4×200 ai Mondiali del 2015. «Un’esperienza indimenticabile, finora la più bella della mia carriera – racconta Erica, ventiquattro anni e tesserata per le Fiamme Oro – per la medaglia e per il ‘semplice’ fatto di essere in nazionale; e perché affrontata insieme a mia sorella Viola, atleta della squadra italiana di nuoto sincronizzato». Impegnata nei propri allenamenti, Viola non era presente sulle tribune del Nico Sapio. A sostenere Erica c’erano però il papà e il fratello, giovane talento nel pattinaggio di velocità; per la prima volta assisteva a una gara della sorella maggiore, che non a caso gli ha dedicato il successo.
«Le sensazioni in allenamento erano ottime e sapevo di poter nuotare su tempi vicini al mio personale – spiega – non ero mai andata così forte in questa fase iniziale della stagione; sono ovviamente molto felice, fiduciosa di poter migliorare ancora nelle prossime gare». A lungo ha sognato un ritorno in azzurro e tutta l’estate ha lavorato per raggiungere l’obiettivo, guardando in televisione le imprese europee dei suoi compagni di nazionale e macinando kilometri e bracciate ogni giorno; con un compagno d’eccezione: Valerio Rizzo, pallanuotista di serie A dell’AN Brescia.
A settembre è quindi approdata nel capoluogo piemontese con Maurizio Divano, suo storico allenatore e oggi direttore tecnico dell’Aquatica Torino, che la segue in vasca; la preparazione atletica è invece affidata a Simone Laruffa. «Qui mi trovo molto bene e per questo vorrei ringraziare la società che mi ospita – conclude – ho trovato grande accoglienza e disponibilità e riesco a lavorare al meglio con lo staff e con il gruppo di ragazzi». Anche per questo Erica sta nuotando veloce, come mai prima d’ora, ed è pronta a vivere una nuova avventura mondiale.
Erica Musso, una storia di sport e di viaggi
«La fatica non mi spaventa, mi piace sentire tutto il corpo impegnato a livello fisico e mentale, spingermi fino al mio limite e provare a superarlo. Penso che il nuoto sia la massima espressione di tutto questo». Erica Musso ha provato tantissimi sport nella sua vita, dalla scherma all’arrampicata, dall’atletica alla ginnastica, passando per giochi di squadra come calcio e pallavolo. Nessuno praticato a livello agonistico, tutti per divertimento e per seguire il proprio istinto sportivo, trasmessole dai genitori e condiviso con i fratelli. Erica è nata nel 1994 in provincia di Cuneo ma ha sempre vissuto a Savona, città in cui nuotava in una squadra di salvamento.
Aveva sedici anni quando l’ex olimpionico e allenatore Maurizio Divano notò il suo talento, proponendole di dedicarsi al nuoto “puro”. Alla prima gara si qualificò per i Campionati Italiani e non ebbe più dubbi. «Nello sport e nella vita in generale mi piace mettermi alla prova individualmente e lavorare su me stessa per raggiungere un obiettivo – sottolinea Erica, campionessa ormai da molto tempo, capace di raccogliere medaglie assolute in campo nazionale e più volte convocata in azzurro per manifestazioni internazionali, argento mondiale con la staffetta 4×200 stile libero a Kazan nel 2015.
Per seguire i suoi sogni e la sua passione ha viaggiato molto. Tantissime volte tra Savona e Genova, andata e ritorno tra casa e piscina; quindi si è trasferita per un anno al centro federale di Ostia, poi per un’altra stagione a Riccione. Oggi vive a Torino e si allena all’Aquatica con il tecnico che l’ha scoperta e quasi sempre seguita. Torna spesso in Liguria per ritrovare la famiglia e gli amici, che venerdì scorso al Trofeo Nico Sapio di Genova hanno festeggiato con lei una splendida qualificazione ai Mondiali in corta.
«In vasca da 25 metri sono a mio agio perché lì sono cresciuta e mi sono allenata nei primi anni di agonismo – spiega – è una vasca che ‘sento mia’, nella quale nuoto con piena consapevolezza di ciò che sto facendo». L’ultima prestazione sui 400 stile libero le ha consegnato il biglietto per Hangzhou, dove Erica proverà a superare di nuovo sé stessa.
Trofeo Nico Sapio, 200 e 400 stile libero da record per Erica
Al Trofeo Nico Sapio disputato a Genova nello scorso fine settimana Erica Musso ha vinto i 400 stile libero in 4’00”44, migliorando il precedente record personale di 4’01”39 stabilito nel 2016 a Riccione in occasione della finale finale del Campionato Nazionale a Squadre. La 24enne savonese delle Fiamme Oro ha gareggiato anche nei 200 stile libero, piazzandosi al terzo posto dietro Federica Pellegrini e la statunitense Lia Neal. Ha completato le otto vasche in 1’56”45, eguagliando il primato personale nuotato esattamente tre anni fa a Massarosa al Trofeo Mussi-Lombardi-Femiano, manifestazione cui ha partecipato sabato in preparazione ai Mondiali.
Luca Bianco