Alberto Zamariola e Achille Benazzo sono amici da tanto tempo. Si sono conosciuti remando sul Po con le maglie di società diverse e un paio di anni fa hanno iniziato ad allenarsi insieme alla Canottieri Cerea. L’ultima è stata una stagione particolare per entrambi, vincitori di tutto con la maglia azzurra e con quella del proprio club ai Campionati Italiani, Europei e Mondiali Junior. Una serie di circostanze sfortunate e non dipendenti dalla loro volontà ha però impedito loro di affrontare insieme l’ultimo appuntamento internazionale della stagione, sicuramente il più speciale: i Giochi Olimpici Giovanili. Achille non ha potuto prendere parte alle selezioni e Alberto le ha preparate e vinte con Nicolas Castelnovo (SC Lario), suo compagno in nazionale giovanile. I due sono così volati a Buenos Aires e hanno conquistato uno splendido titolo nel due senza; una medaglia storica per l’Italia del canottaggio, che non era mai salita sul podio in questa manifestazione.
La finale si è svolta su cinquecento metri (anziché i tradizionali duemila) e la coppia azzurra ha chiuso in testa con venticinque centesimi di vantaggio sulla Romania e meno di sei decimi sull’Argentina. «Era facile immaginare un arrivo in volata su una distanza così breve – spiega Alberto – una distanza che ci ha costretto a giocarci tutto in un minuto e mezzo. Un colpo di remi meno efficace poteva compromettere il risultato, non si poteva sbagliare davvero nulla. La sfida è stata rimanere concentrati dalla partenza al traguardo, senza pensare alla posizione dalle imbarcazioni vicine».
A gennaio le Olimpiadi apparivano molto lontane. L’Italia doveva qualificare la barca – ci è riuscita in primavera agli Europei Junior – e gli azzurri dovevano preparare tutte le gare internazionali precedenti, giocandosi poi l’accesso ai Giochi tramite le selezioni di fine agosto. La vittoria di queste è stato un momento indimenticabile per Alberto, che da quel momento ha iniziato a sognare l’evento a cinque cerchi. Fino al giorno della partenza per l’Argentina si è allenato quotidianamente sul Po, incontrandosi nei fine settimana con Nicolas per trovare l’intesa ottimale.
«Ero impaziente di vivere questa avventura e allo stesso tempo curioso di sapere come sarebbe andata a finire – racconta – le aspettative erano elevate, meglio di così non poteva andare». Nei giorni trascorsi a Buenos Aires Alberto ha vissuto in un’altra dimensione, concentrato sulla gara imminente e immerso nell’atmosfera olimpica. Ricorderà per sempre la cerimonia di apertura, il villaggio e casa Italia, la mensa comune che cucinava i prodotti tipici di tutti i continenti, i distributori di frutta, merendine e coca cola. Non dimenticherà la gara “preliminare”, andata così così ma utile soltanto per scegliere la composizione delle batterie della prova vera e propria, né la semifinale vinta davanti a diversi equipaggi candidati al titolo. E naturalmente la finale, al culmine di una stagione piena di soddisfazioni e di una lunga carriera trascorsa sull’acqua.
Otto anni fa Alberto Zamariola non aveva nessuna intenzione di praticare canottaggio e iniziò più che altro per emulare il fratello maggiore; dopo la prima prova continuò controvoglia ma a poco a poco si appassionò, quasi per uno scherzo del destino. Nella passata stagione ha esordito in nazionale alla Coupe de la Jeunesse rimanendo però fuori dalle altre manifestazioni internazionali, che in questo 2018 l’hanno invece visto protagonista assoluto. Nel prossimo fine settimana gareggerà a Candia nel TERA – Trophée Européen des Régions d’Aviron e a novembre sarà impegnato nella Silver Skiff, la tradizionale gara remiera di singolo organizzata dalla sua stessa società, la Reale Canottieri Cerea.
Affronterà una “sfida nella sfida” con Achille Benazzo, per la prima volta suo avversario al termine di una stagione che li ha sempre visti schierati dalla stessa parte. Hanno vinto l’oro agli Europei e il bronzo ai Mondiali Junior nel quattro senza; si sono laureati campioni italiani Junior nel due e nel quattro senza e campioni italiani under 23 nel quattro senza. Poi Alberto è volato in Argentina e ha conquistato le Olimpiadi Giovanili. È salito sul podio insieme a Nicolas Castelnovo, portando con sé anche l’amico di sempre.
Luca Bianco
Foto canottaggio.org