Hockey Ghiaccio: Valpe a un bivio per la prossima stagione

Hockey su ghiaccio News

Pubblicato il: 04/06/2016


HC Valpellice - Foto Andrea Provenzano

Giovedì 9 giugno sarà una data storica o quantomeno molto importante per l’HC Valpellice, perché oltre a costituire il nuovo direttivo, l’assemblea dei soci dovrà decidere sulla spinosa questione che riguarda il futuro della prima squadra. Un argomento per nulla scontato, in seguito alla decisione della FISG – Federazione Italiana Sport del Ghiaccio di dar vita, insieme alle federazioni austriaca e slovena e già per la prossima stagione, alla Alps Hockey League.

Un campionato internazionale sostitutivo della serie A, al quale le formazioni italiane che intendono partecipare dovranno iscriversi entro il 15 giugno ma per il quale non è ancora stata comunicata alcuna informazione pratica. Non si conoscono la formula del torneo, il numero di partite e le giornate di gioco, le squadre estere partecipanti, il regolamento per la composizione dei roster e i costi di iscrizione; argomenti che verranno svelati soltanto nel prossimo settembre.

Chi si iscrive al nuovo campionato lo fa in pratica “al buio”; e se poco cambia per le società di Veneto e Alto Adige, vista la relativa vicinanza con i campi austriaci e sloveni, il discorso è ovviamente diverso per la Valpe, che per l’organizzazione delle trasferte sarebbe soggetta a spese decisamente maggiori, non potendo neanche contare su finanziamenti pubblici.

Qualche giorno fa la società di Torre Pellice ha inviato alla Federazione una lunga lettera, esprimendo disappunto e dubbi sul nuovo progetto della Alps Hockey League e su altre questioni ad esso legate (a questo link il testo completo della lettera).

“Non siamo a priori contrari all’istituzione di un campionato come l’AHL, che potrebbe generare un ritorno positivo sul movimento hockeystico italiano specialmente a livello di entusiasmo e di pubblico” spiega il Presidente Marco Cogno, “ma tutto va pianificato con l’anticipo necessario alle società per organizzare la logistica e la promozione nei confronti di media, tifosi e sponsor”.

Non è attualmente nota la formula di assegnazione del titolo di campione d’Italia; si sa soltanto che per ambire allo scudetto si deve obbligatoriamente partecipare al campionato internazionale. Chi non si iscrive alla nuova lega può decidere di giocare nella serie B italiana, ma per accedere eventualmente in futuro alla AHL non potrà più contare sulle wild card concesse nel recente passato per il salto dalla B alla A; per la promozione servirà soltanto vincere il torneo cadetto.

La Coppa Italia, di cui la Valpe è campione in carica, potrebbe diventare una competizione dedicata esclusivamente alle formazioni della serie B; una restrizione che non avrà effetti positivi sulla manifestazione e sul movimento dell’hockey in generale. Movimento che, secondo il club torrese, difficilmente potrà crescere ed espandersi in altre zone del nostro paese senza una revisione dei vincoli posti sui roster (numero di stranieri ecc.).

Tre, dunque, sono al momento le ipotesi sul futuro dell’HC Valpellice che verranno discusse giovedì prossimo. La prima è iscriversi alla Alps Hockey League, con tutte le incognite del caso. La seconda è partecipare alla serie B della stagione 2016/2017, con i danni economici derivanti dalla mancata serie A. La terza è addirittura non presentare una squadra senior in nessun campionato.

“La Valpe ha una storia di ottant’anni” afferma il Presidente Cogno, “nelle ultime stagioni ha conquistato due Coppe Italia e una finale scudetto e nelle sue apparizioni al PalaTazzoli ha richiamato molta gente, dimostrando che Torino è una città appassionata di hockey. Uscire di scena sarebbe un vero peccato, per tutto l’hockey italiano”.

Questo sito prevede l'utilizzo dei cookie. Continuando a navigare si accetta il loro utilizzo. OK Maggiori Informazioni