Una “passeggiata” di circa 500 km lunga otto giorni, attraverso Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, con partenza nei pressi di Casale Monferrato e arrivo a Venezia, giusto in tempo per partecipare alla Vogalonga 2016. Su una strada decisamente particolare: il Po. È l’impresa che Carloeugenio Vaudagna, Alessandro Adami e Stefano Cavanna intraprenderanno in canoa a partire da venerdì 6 maggio. “Nessuna ‘pazzia’” assicurano, “perché andando verso il mare il fiume diventa sempre più navigabile e non presenta particolari ostacoli. E poi procederemo con calma, chiacchierando e gustandoci il paesaggio, fermandoci ogni tanto per sgranchirci le gambe e per mangiare”.
E ovviamente per la notte, che i tre passeranno nei paesi e nelle città lungo il percorso. La prima giornata si concluderà a Isola Sant’Antonio; le successive a Riva Porto Morone, Cremona, Casalmaggiore, Correggio Micheli, Ferrara, Berra, Chioggia e, infine, Venezia. Tra Emilia Romagna e Veneto la rotta si staccherà dal percorso naturale del Po e attraverso un canale punterà verso la laguna di Venezia. Ogni tappa sarà lunga qualche decina di km, con le ultime più brevi per arrivare “riposati” alla 42esima edizione della Vogalonga.
È stato proprio il desiderio di prendere parte a questa regata a spingere i tre amici a lanciarsi nell’avventura. L’idea balenò in autunno nella mente di Alessandro, che dopo poco riuscì a convincere gli altri due. “La nostra passione per la canoa è nata un po’ di anni fa” raccontano, “l’abbiamo sempre coltivata senza obiettivi agonistici, praticandola nel week end e qualche volta durante la settimana. È uno sport che permette di esplorare ambienti naturali molto belli, cui non siamo abituati; per certi versi assomiglia alla corsa, perché libera la mente e perché ognuno può tenere il proprio ritmo, da solo o in compagnia”.
Quest’anno, in vista del lungo viaggio, i tre hanno continuato a scendere sul fiume con regolarità anche in inverno, percorrendo sempre più volte il tratto compreso tra il Canoa Club – la loro società, nel cuore del Valentino – e la diga di Moncalieri. Da Natale in poi, con imbarcazioni nuove, hanno intensificato gli allenamenti, incrementando via via la distanza, e adesso sono pronti a partire.
Scopriranno un Po molto diverso da quello torinese, sempre più largo e più navigato, con le sponde che si spianano in vere e proprie spiagge. E alla fine vivranno l’emozione di entrare nella città più unica del mondo attraverso i suoi canali.