Tennis tavolo: Arcadia, dal 2009 il ping pong tra agonismo e divertimento

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Pubblicato il: 12/06/2013


Tennis Tavolo - Foto di Massimo Pinca (32)

Tennis Tavolo ArcadiaSe vi capita di entrare verso sera nella scuola elementare Emilio Salgari avvertirete immediatamente un brusio lontano. Man mano che percorrete il corridoio verso la palestra, sentirete un titic-titoc sempre più definito. Affacciandovi all’entrata vi si aprirà il paradiso del ping pong, o, se preferite, del tennis tavolo. Nove tavoli in mezzo a un tappeto di palline bianche e arancioni, ragazzi e adulti di ogni livello che si sfidano e si allenano. Benvenuti all’Arcadia, società torinese fondata solo quattro anni fa ma di primissimo livello nel panorama regionale.

Il presidente Alessandro Bartoli racconta la storia: “Con un gruppo di amici ex giocatori decisi di lanciarmi in questa nuova avventura. Organizzammo i primi corsi e da subito arrivarono buoni risultati, dal punto di vista della partecipazione alla nostra attività e dei risultati nelle competizioni”. L’ultima stagione si è conclusa con sei promozioni (su 15 squadre iscritte ai campionati regionali e provinciali); il risultato di maggior prestigio è stato però la vittoria della C2 regionale, che permetterà all’Arcadia di esordire nella serie C1 nazionale.

“Abbiamo una sede a Torino e una a Volpiano. L’attività è diversificata a seconda del livello, i principianti cominciano con i tecnici per imparare il gesto e una volta cresciuti aumentano l’intensità degli allenamenti” continua Bartoli. “In passato ho militato in B, poi un infortunio al ginocchio mi costrinse a smettere. Ma la passione per questa disciplina non è mai svanita, ho continuato a giocare per divertirmi finché non ho deciso di fondare questa realtà”.

Il coinvolgimento dei ragazzi nella società comincia nei parchi, in cui ogni giorno centinaia di persone affollano i tavoli in pietra dedicati al ping pong. Tra i giovani più promettenti il 13enne Luca Barbato, la cui storia sportiva è iniziata al Ruffini; poi la chiamata dello stesso Alessandro Bartoli, che gli propose Arcadia. E una volta entrati in questo mondo è difficile smettere, per il clima di amicizia che si respira e per il grande divertimento offerto da questo gioco.

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