Federazione Italiana Triathlon (FITRI)


Federazione Italiana Triathlon (FITRI) Comitato Olimpico Nazionale Italiano

Sede Nazionale

Stadio Olimpico - Curva Nord
00189 Roma

Tel. 06 - 36856733

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Il consiglio Regionale

Presidente: Consiglieri:
Carlo Rista Sforza Enrico, RIvera Ivano, Nerattini Davide, Risso Claudio, Tibaldi Andrea
   
Segreteria: Addetto Stampa:
Gullo Rosolino
E-mail: segretario@piemonte.fitri.it
Tel.: 334.9448543
Bertellino Roberto
E-mail: robertobertellino@libero.it
Tel.: 338.9391063
   
Referente Settore Giovani: Referente Settore Gare Regionali:
Rivera Ivano
E-mail: giovani@piemonte.fitri.it
Tel.: 335.6584632
Andrea Tibaldi
E-mail: gare@piemonte.fitri.it
Tel.: 348.7929424


Le discipline della FITRI

Triathlon, Duathlon, Aquathlon, Winter Triathlon



Cos'è il Triathlon

Il triathlon è uno sport giovane, appena maggiorenne visto che nasce nel 1977 da una scommessa tra un gruppo di amici su di una spiaggia di Honolulu, alle Hawaii.

Il suddetto gruppetto discuteva a proposito della gara più dura dal punto di vista della resistenza: se fosse la Waikiki rough water swim di 3,8 km a nuoto, se fosse la 112 mile ( 180 km ) bike race around Oahu, o the Honolulu Marathon di corsa di km 42,195.
Il comandante della marina John Collins suggerì di combinare le tre prove in un unica gara. Tutti risero, ma quel giorno era nato il triathlon, ed era nata la gara che ha fatto la leggenda di questo sport, l'Ironman delle Hawaii.
Alla prima edizione parteciparono in 14; uno dei concorrenti comprò la sua bici il giorno prima della gara, un altro si fermò per una pausa ristoratrice da McDonald, e il primo vincitore fu Gordon Haller. Da quel primo triathlon le cose sono cambiate molto: doverosamente, possiamo affermare che l'avvicinamento o l' “ideazione” di questo sport, al di là delle leggende e storie, avviene in un contesto culturale che vede l'uomo moderno e quindi, anche lo sportivo di oggi, sempre più proiettato verso la conoscenza e la pratica di più cose, di più specialità, uno spiccato gusto e capacità di approfondimento assolutamente eclettici.
Nell'ultimo ventennio, sono moltiplicati il numero dei praticanti, il numero di squadre, il numero di gare e di Paesi che lo promuovono, così come si sono diversificate le distanze rendendo questo sport accessibile a tutti - ossia, uno sport per tutti, di assoluto valore “salutistico” e propedeutico, oltre che altamente spettacolare ed aggregante.
Una lenta ma costante evoluzione che ha permesso che infine si approdasse all'inserimento del triathlon nei programmi olimpici di Sidney 2000 – prima Olimpiade che ha “battezzato” l'esordio del triathlon - che è stato approvato durante la sessione del CIO tenutasi nel settembre 1994 a Parigi, proprio in occasione del centenario dello stesso CIO.


Le sue peculiarità

Il Triathlon fa bene! Uno Sport completo, salutare, alla portata di tutti
Il triathlon è uno sport di endurance che racchiude in sè il meglio di tre sport: la fluidità del nuoto, la velocità del ciclismo, la resistenza della corsa. Riuniti tutti in un'unica performance altamente spettacolare. I concorrenti devono infatti passare senza interruzioni da una frazione di gara all'altra, dimostrando ottime capacità condizionali quali forza e resistenza, ma anche buone capacità coordinative, dovendo esprimere durante il loro sforzo gestualità sportive completamente differenti tra loro, quali il nuotare, il pedalare ed il correre. Il triathlon non è quindi, come qualcuno potrebbe pensare, la somma di tre sport ma un vero e proprio sport a sè stante. Il fascino della sua immagine, tra l'altro, è legato agli ambienti in cui si svolge e al fatto che l'atleta li vive in sequenza unica, con unica mentalità e con un unico sforzo. In linea di massima si può affermare che nel Triathlon, nato come la massima espressione di sport aerobico, per quanto riguarda la distanza olimpica, si stia passando ad uno sforzo di tipo aerobico-anaerobico misto, anche se con una netta prevalenza di lavoro sviluppato in presenza di ossigeno. La cartina di tornasole è da identificarsi, per la ragione espressa a proposito della possibilità di effettuare la scia nella frazione ciclistica, proprio nello sviluppo della seconda frazione. La possibilità di stare in gruppo riduce in modo esponenziale il dispendio energetico individuale, ed esclude dalla possibilità di vittoria chi non riesce a rimanere nel primo gruppo del nuoto o appena a ridosso dello stesso. Ecco quindi che nella strategia tattica di gara e di conseguenza nella preparazione alla stessa andranno stimolate anche quelle qualità, quali la tolleranza e la potenza lattacida, che in funzione di uno sforzo solitario impostato sul ritmo potevano essere tralasciate o allenate in minima percentuale.
L'allenamento, in funzione dello sforzo fisico da affrontare, deve tenere conto non soltanto delle peculiarita' dei singoli sport, ma del rapporto che intercorre tra essi, considerato nel complesso della competizione, e di conseguenza delle specificita' che assumono i passaggi dal nuoto alle due ruote prima, e dal ciclismo alla corsa poi. In questo senso, da segnalare che uno dei momenti più 'originali' e caratteristici del triathlon è quella parte di competizione ed 'applicazione' che è la transizione, ossia la zona cambio, dove gli atleti depositano il proprio abbigliamento e bici, nelle differenti fasi di gara, per poi proseguire cambiando gli indumenti necessari. Dagli ultimi studi compiuti su vari sport è emerso che il triathlon è uno degli sport più completi. Ciò si deve, a dire degli esperti, soprattutto alla sua peculiarità e alla regolarità degli sforzi che richiede. Con questa combinazione di attività si coinvolgono tutte le grandi masse muscolari, agendo beneficamente sia sul sistema cardiovascolare sia su quello respiratorio. Allo stesso tempo può essere praticato dall'atleta elite che gareggia sulle distanze olimpiche e dall'atleta amatore che sceglierà le distanze più consone al proprio livello tecnico e fisico. Infatti, coloro che hanno la capacità di sviluppare una maggiore potenza muscolare, prediligeranno le distanze più brevi e tecniche, mentre chi preferisce misurarsi sulle lunghe distanze, potrà optare per gare di lungo (sia nel triathlon che nel duathlon) la cui specificità risiede nel minore sforzo imposto al fisico e, di conseguenza, minore stress che rende accessibili gare di lunga distanza a tutti. Anche specialisti nuotatori, o ciclisti o podisti si avvicinano al triathlon trovandovi nuovi stimoli e motivazioni. E' spesso un'occasione per uscire fuori dalla monotonia dell'allenamento o di esprimere nuovi contenuti competitivi esauriti magari nel singolo sport. Sia nel triathlon che nel duathlon poi esistono distanze diverse alle quali approcciare secondo le proprie opportunità, esigenze e qualità fisiche e tecniche.



Identikit del triatleta e aspetti merceologici

Il triatleta è un eclettico, un atleta "moderno" proiettato nei confronti di più attività - in questo senso moderno, proprio in considerazione del fatto che l'uomo d'oggi desidera dedicarsi a più attività - che ama ovviamente la natura perché il contesto nel quale si svolge la sua pratica sportiva è in un contesto estremamente "ecologico". Dal punto di vista prettamente agonistico, il triatleta di elite è un professionista che dedica TUTTO il suo tempo agli allenamenti, e solitamente fa parte della fascia d'età compresa tra i 18 ed i 27 anni (mediamente), mentre il triatleta Age Group, ossia agonista amatore, è tipico del medesimo indotto che si conosce dai grandi eventi delle maratone , regate veristiche, gran fondo ciclismo, ecc. (trasferta con famiglia, gruppi di amici che si allenano e gareggiano insieme, spesso si abbina l'avvenimento sportivo con la vacanza, ecc.) e qui la fascia di età va dai 25 anni in su, basti pensare che all'ultimo mondiale di Duathlon svoltosi a Nizza, il più anziano degli Age Group aveva 83 anni. La "popolazione" del triathlon, al momento, è maggiormente maschile, sebbene le donne ci siano e siano abbastanza numerose tra le agoniste, meno tra gli amatori; nella nostra nazionale, il settore femminile è il più "medagliato" ; inoltre ci sono i giovani (junior) che, sia maschi che femmine, sembrano garantire allo stesso modo un futuro positivo relativamente agli obiettivi olimpici di Atene 2004. In decisa crescita è l'attività giovanile che due anni si registra un incremento di tesserati ulteriore ed una maggior tendenza ad organizzare e partecipare a gare di sprint anziché di olimpico (valenza promozionale ed amatoriale); è in forte sviluppo anche l'attenzione nei confronti dell'avviamento e dell'attività scolastica. I segmenti merceologici sono innumerevoli proprio per le diverse peculiarità del triathlon, dal punto di vista tecnico: bici da strada, mountain bike, abbigliamento corsa, abbigliamento nuoto, abbigliamento ciclistico, abbigliamento e sci fondo, innanzitutto risultano essere i primi riferimenti.
Le manifestazioni prevedono allestimenti tecnici e di immagine (dalle transenne, alle spiagge, alle boe, alla strada, agli stand da esposizione, all'assistenza tecnica per strada, agli automezzi che servono costantemente per il trasporto delle squadre nazionali che viaggiano tantissimo tra stage, gare in Europa e nel mondo - almeno 1 per week-end - insomma tutto ciò che riguarda gli allestimenti di ben 3 campigara diversi, vettori, assicurazioni, copertura servizi ecc....); inoltre, per ciascuna gara è prevista la distribuzione dei "pacchi gara" che vengono consegnati all'iscrizione (ogni atleta paga una quota e c'è un montepremi) e contengono pettorale, integratori, merendine, cadeau e merchandising vari - magliette, cappellini, ecc. e ciò si desidera inserire. Altri contesti interessanti sono i "punti ristoro", con acqua spugne ecc. Ma non solo per quanto riguarda segmenti specifici è possibile la sponsorizzazione, da non tralasciare la possibilità di sponsorizzare circuiti o giovanili, o age group o di campionati italiani o all'estero...



Dove si svolge il Triathlon

Le gare di queste multidiscipline si svolgono in località all'aperto di mare, lago e montagna; per lo più sono tutte località turistiche in cui è possibile prevedere l'ospitalità dei partecipanti in contesti dove ci sia una notevole recettività alberghiera, in quanto l'indotto numerico che riguarda questi eventi, comprende non solo gli atleti e tecnici ma molto spesso le intere famiglie che approfittano delle gare per soggiornare 2, 3 giorni e più. Per i più piccoli, in inverno o nelle gare sulla distanza sprint, spesso il campo di gara del nuoto è una piscina.



Il Duathlon

Il duathlon nasce e si sviluppa a meta' anni '80, inizialmente come sport propedeutico al triathlon, soprattutto nei contesti stagionali di attività invernale, ma ben presto, grazie al numero crescente di praticanti e di nazioni attente alle multidiscipline emergenti, raccoglie dall'ITU la veste di specialità a se regolata con titoli europei e mondiali. Praticata da maratoneti e ciclisti puri, che inizialmente si sono avvicinati al duathlon solo per esigenze di allenamento, il variegato e etereogeneo mondo del duathlon conta ormai migliaia e migliaia di specialisti puri e l'organizzazione di centinaia di eventi in territorio nazionale ed estero. Tra l'altro il duathlon da alcuni anni è entrato a far parte di programmi scolastici, costituendo per la Scuola un mezzo adeguato per il raggiungimento delle finalità didattiche ed educative che si propone, nonché la diffusione di questa specialità anche a livello giovanile.
Il duathlon si articola in due frazioni di corsa interrotte da una frazione di ciclismo. Corsa e ciclismo, quindi, due attività motorie alla base della “cultura sportiva” dell'uomo. La prima frazione podistica è la piu' lunga delle due, si svolge su strada e termina nella zona di transizione dove gli atleti, dopo aver cambiato le scarpe e afferrato la bici, si dirigono verso la successiva frazione ciclistica, al termine della quale faranno ritorno nella zona di transizione per il cambio e la decisiva frazione di corsa.




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