Torino si riscopre capitale mondiale del volley

News Pallavolo

Pubblicato il: 14/07/2018



«La nostra città ha una tradizione importante sia per quanto riguarda il volley sia per quanto riguarda gli eventi sportivi alto livello ed è un’eccellenza internazionale nell’organizzazione e nella gestione di manifestazioni di questa portata». Con queste parole la sindaca Chiara Appendino ha accolto i Mondiali maschili di pallavolo, al via il prossimo 9 settembre. Per vedere la rassegna iridata approdare a Torino bisognerà però attendere qualche giorno in più, fino a mercoledì 26 settembre; ne varrà assolutamente la pena perché al PalaAlpitour andranno in scena le fasi finali del torneo, comprese le semifinali e le finali per l’assegnazione delle medaglie, in programma sabato 29 e domenica 30 settembre.

A partire dagli anni ’90 la città ha ospitato la nazionale italiana di pallavolo maschile per dieci tappe di World League (le ultime due nel 2013), per il girone di qualificazione ai Mondiali del 2010 e agli Europei del 2015. Più indietro nel tempo agli Europei del 1971, alle Universiadi del 1959 e del 1970, vinte proprio dalla nazionale azzurra. Negli anni il capoluogo piemontese ha accolto anche diverse manifestazioni internazionali per società. Per diverse stagioni Torino è stata anche la capitale italiana della pallavolo, con la Klippan campione d’Italia nel 1979 e nel 1980, poi diventata Robe di Kappa ma comunque tricolore nel 1981 e nel 1984. Nel 1980 è arrivata sotto la Mole la prima Coppa dei Campioni vinta da una squadra italiana, guidata dal piemontese Silvano Prandi, primo CT azzurro medagliato alle Olimpiadi, con il bronzo conquistato a Los Angeles nel 1984.

Un curriculum che unito alla presenza di un palazzetto di capienza adeguata alla manifestazione – il PalaAlpitour è l’arena più grande d’Italia e può contenere fino a 15.657 persone – ha convinto gli enti internazionali ad accettare la candidatura del capoluogo sabaudo. «I Mondiali sono un investimento per il futuro del volley torinese e piemontese – afferma Ezio Ferro, presidente del Comitato Regionale FIPAV – se l’incremento del numero di praticanti a livello giovanile sarà in linea con le nostre previsioni ci saremo ripagati con gli interessi tutti gli sforzi compiuti. Siamo molto fiduciosi in questo senso grazie alla recente esperienza dei Campionati Europei del 2015, che convinsero moltissimi ragazzi a intraprendere la nostra disciplina. Non solo; l’ultimo appuntamento continentale ci ha mostrato le ricadute positive che un evento simile ha sul territorio anche al di là dell’aspetto sportivo, con numeri decisamente significativi a livello di occupazione e turismo».

Per il presidente Ezio Ferro i Mondiali saranno il ventesimo evento internazionale nella sua carriera da dirigente, naturalmente il più importante. «Da organizzatore confido nello stesso successo riscontrato nelle precedenti occasioni – conclude – da appassionato e da italiano spero che la nostra nazionale si qualifichi nelle prime sei che disputeranno la fase finale a Torino. Festeggiare questo traguardo – e perché no anche qualcosa in più – con coach Gianlorenzo Blengini, torinese e mio amico da trent’anni, sarebbe fantastico».

Luca Bianco

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