Atletica Leggera: sei medaglie per il Piemonte ai Campionati Italiani Allievi indoor

Atletica News

Pubblicato il: 13/02/2017



Nessun titolo ma tre argenti e tre bronzi per il Piemonte ai Campionati Italiani Allievi indoor di atletica leggera, disputati nel week end Ancona. Sei medaglie in tutto quindi, di cui due andate al collo di Veronica Crida (UGB), seconda nel salto in lungo e terza nei 60 ostacoli. Veronica, campionessa italiana cadette di salto in lungo nel 2016, ha saltato 5,74 migliorando di 20 centimetri il proprio primato personale. Non manca molto, ormai, ai 6 metri, minimo per la qualificazione ai Mondiali Allievi in programma quest’estate. La giovane biellese – classe 2001 – ha migliorato sé stessa anche nei 60 ostacoli, fermando il cronometro sul tempo di 8”84, 21 centesimi più veloce del precedente primato, già peraltro abbassato in semifinale con 8”95.

Argento anche per Letizia Tiso (S.A.F.Atletica Piemonte), che in volata sui 400 ha preceduto Eloisa Coiro piazzandosi alle spalle di Elisabetta Vandi, un decimo più veloce. 56”60 il tempo di Letizia, identico a quello di Eloisa ma premiato dal fotofinish. Piazza d’onore anche per Assia El Maazi (S.A.F.Atletica Piemonte) sui 1000. Classe 2001 e campionessa italiana cadette di cross e 1200 siepi, Assia ha fatto corsa di testa per buona parte della gara, cedendo all’ultimo giro a Sophia Favalli e chiudendo con un notevole 2’56”78, record personale. Il suo migliore (all’aperto) era di 2’57”18.

Medaglia di bronzo nei 60 per Rebecca Menchini (Atl. Stronese), campionessa italiana Allieve nel pentathlon. Rebecca ha conquistato la finale con il miglior crono delle semifinali – 7”66, record personale – ma all’ultimo atto ha corso un decimo più lenta; con il tempo della semifinale avrebbe vinto l’oro. L’ultimo podio piemontese è di Nicolò Daniele (Atletica Canavesana), che sui 1000 ha approfittato di una gara tattica per chiudere in terza posizione con una bella volata finale; 2’35”46 il suo tempo, di 78 centesimi inferiore rispetto al suo primato.

Foto di Giancarlo Colombo/FIDAL

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