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Lo schermitore vive di stoccate, prese e portate. Momenti che si accavallano determinandone il percorso di carriera e segnando in alcuni casi una svolta epocale nello stesso. È quanto accaduto al siciliano Daniele Garozzo, fiorettista, nelle ancora fresche Olimpiadi di Rio 2016. Oro davanti a tutti, in modo anche un po’ inatteso se vogliamo, ma anche per questo ancora più esaltante. In discipline come la scherma si vive e ci si allena, giorno dopo giorno, pensando alla rassegna dei “Cinque Cerchi”, si sogna la gara, si brama la medaglia. Poi la si conquista, nella sua massima forma e colore e, nel caso di Garozzo, la si vede portar via da non si sa chi nel corso di un viaggio in treno tra Roma e Torino. Sparisce più di un metallo, viene meno il simbolo dell’impresa che rappresenta il massimo per un atleta. Una signora, casualmente, ritrova il prezioso oggetto in un cassonetto della spazzatura a Torino, lo consegna al Comune e oggi, alle 12,30, proprio a Palazzo Civico, in Sala delle Colonne, Daniele Garozzo se lo vedrà restituire. Un momento che varrà la stessa stoccata portata a Rio 2016 per vincerlo, quell’oro. E Daniele sarà tra i sicuri protagonisti delle sfide di pedana che la prossima settimana, con il Grand Prix FIE di fioretto (dal punteggio maggiorato) andranno in scena proprio a Torino, il venerdì alla Sisport ed il sabato e la domenica al PalaRuffini. Anche queste sono storie di scherma.
La foto è tratta dalla pagina FB ufficiale di Daniele Garozzo