Trial: domenica di Coppa Italia al Mirafiori Motor Village

Mountain bike News

Pubblicato il: 29/09/2015


trial - Simone Titli

trial - Simone Titli
foto Marco Patrizi

Esplosività e resistenza, equilibrio e spettacolo. Bastano poche parole per descrivere il trial, ma per capire di cosa si tratta esattamente è necessario vederlo dal vivo. L’occasione per i curiosi e gli appassionati di Torino (e non solo) arriverà domenica pomeriggio, quando il Mirafiori Motor Village ospiterà la tappa conclusiva della Coppa Italia Trials 2015,organizzata dall’associazione Gravity Crew. Il campo gara verrà aperto alle 14 e proporrà agli atleti quattro zone di tipologia artificiale (indoor) realizzate con materiali diversi: rocce e traversine ferroviarie, tronchi, gomme e ponteggi, pallets, casse e materiali da imballaggio vari. Le categorie maggiori affronteranno quattro giri (un giro comprende il passaggio per tutte le zone) mentre gli Esordienti percorreranno tre giri; tre giri anche per le classi giovanili, che però attraverseranno soltanto tre zone.

I protagonisti
Sono attesi i migliori interpreti italiani della disciplina, dagli under 12 agli atleti juniores e di Elite. Tra questi i pluricampioni veneti della BMX Vigevano Francesco Policante e Alessio Povolo, rispettivamente classe 1990 e 1996, entrambi pluricampioni nazionali e in maglia azzurra da molto tempo, secondo e terzo agli ultimi Campionati Italiani disputati a Traversella (Torino). Ma anche Alessandro Bertola (Valtellina Biketrial), valtellinese di 21 anni, due volte campione italiano junior e argento europeo di categoria nel 2011; Giulio Porcario (Condor Team), 16enne di Forno Canavese, campione italiano Allievi/Junior in carica; Stefano Ravarelli (MC Lazzate), milanese classe 1999, più volte tricolore di categoria. Per concludere Diego Bani (Caravaggio OffRoad), 20 anni, campione italiano master e Simone Titli (Team Cicloteca, foto), 14 anni, campione italiano esordienti.

Il trial
Nato negli anni ’80, il trial trae ispirazione dai rider di moto trial, dai loro gesti e dalle loro evoluzioni. Inizialmente questa disciplina utilizzava biciclette di serie leggermente modificate e si diffuse in Francia e Spagna. Oggi esistono due categorie di modelli da trial, a seconda del diametro della ruota; il telaio è compatto e leggero e non c’è la sella.

Una competizione di trial consiste nell’affrontare determinati percorsi senza cadere. I campi di gara sono suddivisi in zone, cioè percorsi obbligati che gli atleti devono completare restando in equilibrio soltanto con l’appoggio delle gomme (utilizzare ogni altra parte della bici o del corpo genera penalità). Le zone possono essere naturali e sfruttare gli ostacoli dell’ambiente, oppure artificiali e realizzate con i materiali più disparati.

Ogni atleta ha due minuti a disposizione per completare ogni zona; saranno i giudici, di volta in volta, a stabilire il tempo massimo nel quale si dovranno completare tutti i giri richiesti, considerando che in ogni giro sarà obbligatorio affrontare tutte le zone.

Il trial richiede notevole sforzo fisico e mentale e spesso il risultato finale viene spesso deciso dai dettagli, motivo per cui è importante non incorrere in penalità. Al Mirafiori Motor Village si preannuncia una domenica di spettacolo.

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