Squash: conferma tricolore per il Crazy Team Torino

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Pubblicato il: 20/05/2015


squash - Crazy Team Torino

squash - Crazy Team TorinoIn otto stagioni nel Campionato Italiano a Squadre, il Crazy Team Torino non è mai sceso dal podio. E in tre occasioni ha conquistato lo scudetto; è accaduto anche quest’anno, in cui la società torinese nata nel 2004 ha preceduto sul podio il Get Fit Squash Milano e il 2001 Team Padova, vincendo tutte le partite disputate. Quarta piazza per l’altra torinese Squash Zone, mentre il resto della classifica vede, nell’ordine, Roma, Riccione, Catania e Vicenza. Per il Crazy Team Torino il titolo è arrivato nello scorso week end a Riccione, sede dell’ultima delle quattro giornate del massimo torneo nazionale. “Avevamo indubbiamente un’ottima rosa di giocatori e sapevamo di poter confermare lo scudetto della scorsa stagione” è il commento del presidente Ezio Dau, “ma anche alcune delle nostre avversarie erano decisamente competitive, di conseguenza non ci sentivamo favoriti”. Decisive le sfide di andata e ritorno vinte di misura contro Milano, che hanno di fatto assegnato le prime due posizioni.

Rispetto all’anno passato la formazione torinese era cambiata parecchio, pur continuando a schierare diversi professionisti stranieri. Tra questi i top 20 della classifica mondiale Simon Rosner, tedesco numero 7 del ranking, l’egiziano Tarek Momen (numero 9) e l’inglese Daryl Selby (15). A completare l’elenco dei giocatori di caratura internazionale l’altro egiziano Omar Meguid, il sudafricano Shaun Le Roux, l’australiano Steve Finitsis e il gallese Peter Creed. Anche in campo femminile il Crazy Team Torino ha potuto contare su tre campionesse: la francese Camille Serme, numero 6 del mondo, l’irlandese Madeline Perry, numero 13, e la belga Nele Gius. Ognuno di loro si allena a casa propria e gira il mondo per giocare i tornei internazionali, trovandosi in Italia per le tappe del Campionato a squadre.

Cinque invece gli azzurri presenti nel roster: José Facchini, più volte in passato campione italiano e da qualche tempo impegnato esclusivamente nelle prove a squadre, Dimitri Diamadopoulos, Andrea Guatelli, Brenno Zuccarello e la bolognese Monica Menegozzi. “Dal punto di vista fisico lo squash è forse lo sport più dispendioso che esista” spiega Ezio Dau, “e siccome con la formula del campionato si giocano moltissime partite in un solo week end è necessario avere una rosa ampia per ruotare i giocatori. Stiamo già lavorando in vista della prossima stagione e contiamo di confermare il gruppo di quest’anno, per essere di nuovo protagonisti”.

Il Crazy Team Torino non giocherà la Coppa dei Campioni, in programma in Polonia, per ragioni di costi. Un problema comune alle realtà italiane di squash, che devono fare i conti con carenza di sponsor e di aiuti delle istituzioni pubbliche. “Dopo Rio il nostro potrebbe diventare uno sport olimpico” conclude Dau, “e questo darebbe senz’altro un impulso a tutto il nostro movimento, anche per quanto riguarda la costruzione di nuovi impianti, che sul territorio non sono molti. A livello mondiale lo squash è in forte espansione; è un gioco di tecnica e velocità ma è divertente a tutti i livelli”.

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