Golf : La Pro Am alla squadra di Edoardo Molinari

Golf News

Pubblicato il: 28/08/2014


Edoardo Molinari - Foto Massimo Pinca

edoardo molinari - Foto Massimo PincaLa squadra di Edoardo Molinari, con i dilettanti Mario Colombo, Francesco Colombo e Umberto de Amicis ha vinto con “meno 20” la Pro Am 71° Open d’Italia. La gara ha fatto da prologo al 71° Open d’Italia presented by Damiani, che si disputerà da domani, giovedì 28 agosto, a domenica 31 sul percorso del Circolo Golf Torino. Al secondo posto con “meno 19” il team del sudafricano Darren Fichardt con Luca Signorini, Franco Michelazzo Gemmo e Marco Stella, al terzo con lo stesso score la compagine di Matteo Manassero, con Gian Paolo Marini, Virginia Marini e Tommaso Giulini, neo presidente del Cagliari Calcio, al quarto con “meno 18” la formazione del belga Nicolas Colsaerts con Clara Garcovich, Dario Prandoni e Marcello Turotti e al quinto, con il medesimo punteggio, il francese Raphael Jacquelin con Antonio Bulgheroni, Edoardo Bulgheroni e Martino De Rosa. La squadra con gli ex calciatori Daniele Massaro e Kubilay Turkilmaz e con Stefano Colombo, guidata da Andrea Pavan, è terminata al 19° posto (-15), più indietro le compagini con lo showman Valerio Staffelli (29°), del pilota di Formula Uno Luca Badoer (32°) e del calciatore Alessandro Del Piero (35° nel team dell’inglese Ross Fisher con Giuseppe Lavazza e Carlo Preve).

Si è giocato sulla distanza di 18 buche con formula “Net aggregate team score in relation to par” and “use your pro” e per la classifica solo stati conteggiati solo birdie e eagle. Inoltre ogni amateur ha avuto la possibilità di far eseguire, per suo conto, un colpo dal professionista.

C’è stata anche l’iniziativa benefica “Hit for Charity” con il nearest to the pin alle buche 5 e 13 in cui per partecipare i dilettanti hanno devoluto una somma di almeno 20 euro alla Fondazione Ricerca per la Fibrosi Cistica. Sono stati raccolti ben 12.000 euro e in totale, nelle varie manifestazioni del Pro Tour, si è giunti a quota 40.000 euro. Piergiorgio Vigliani ha vinto la Magnum di Brunello di Montalcino in palio alla buca 5, Antonio Calandra il soggiorno di 7 notti in un Resort Club Med come premio alla buca 13 e la bottiglia di “Ca’ del Bosco” Spumante edizione speciale, sempre alla buca 13, è andata alla squadra di Edoardo Molinari.

KIDS PRO AM BY ASIAGO GOLF CLUB & COMITATO REGIONALE PIEMONTESE AL TEAM DI FILIPPO BERGAMASCHI – E’ stato un autentico divertimento per i giovanissimi che hanno preso parte alla Kids Pro Am by Asiago & Comitato Regionale Piemontese. In campo dieci squadre composte da un professionista italiano e da due giocatori e da una giocatrice Under 12, scelti tenendo conto del ranking zonale under 12 (zona 1 – solo piemontesi) maschile e femminile. La gara si è svolta sul Percorso Giallo del club dove l’importante è stato soprattutto partecipare. Naturalmente alla fine è stata stilata una classifica che ha decretato il successo con 62 colpi della squadra del pro Filippo Bergamaschi, il quale ha condotto Eugenio Bernardi, Edoardo John Gallazzi e Giulia Gardone. Al secondo posto con 63 il team di Andrea Rota, con Matteo Peruzzi, Carlo Edoardo Lasi e Maria Miguel De Sousa e al terzo la compagine di Alessandro Tadini, stesso punteggio, con Pietro Fenoglio, Edoardo Tadini e Camilla Taglietti. In realtà, però, hanno vinto tutti i 30 giovani in campo assistiti dai pro che non hanno lesinato consigli.

SCATTA IL TORNEO – Ora la parola passa ai protagonisti del 71° Open d’Italia che ha quale Presenting Sponsor Damiani, l’azienda leader nel mercato italiano nella produzione e nella commercializzazione di gioielli di alta gamma, dopo una vigilia in cui hanno tenuto banco soprattutto i discorsi legati alla Ryder Cup. Il capitano della compagine europea Paul McGinley ha lasciato una porta aperta a Francesco Molinari, per una possibile wild card. “Ci sono alcuni giocatori – ha detto l’irlandese – ancora sotto osservazione e, tra questi, c’è anche Francesco Molinari. Ha giocato bene in stagione e so cosa può fare in termini di Ryder Cup. Lo abbiamo visto tutti esprimersi al meglio anche quando il suo diretto avversario era Tiger Woods. Gli auguro una settimana eccellente. E’ un ragazzo eccezionale come persona e come giocatore. E’ stato un piacere per me avere a che fare con lui nelle ultime due Ryder Cup dove ero vice capitano”.

Il torinese ha dichiarato: “Non sarà una scelta facile per McGinley. Ci sono tanti giocatori di alto livello che ambiscono a far parte del team. Mi sarebbe piaciuto arrivare all’Open con la convocazione in tasca, anche perché l’Europa ha un potenziale di altissimo livello e gli Stati Uniti non potranno schierare Tiger Woods. Cercherò di giocare nel miglior modo possibile per convincere il capitano. Avrò una motivazione in più per far bene davanti al pubblico di casa. La pressione? No, quella non mi spaventa. Mi piacerebbe ripetere i primi tre giri della scorsa edizione e poi magari concludere in crescendo le ultime 18 buche”.

Il torneo, ultima prova nel calendario dell’European Tour atta a concedere i punti validi per la composizione della squadra europea di Ryder Cup, lascia a un solo giocatore, lo scozzese Stephen Gallacher, la possibilità di entrare di diritto nel team attraverso una delle due apposite classifiche, ma dovrà classificarsi primo o secondo. ”Ci saranno – ha detto – tanti ottimi giocatori e io potrò controllare solo il mio gioco e la mia palla ed è ciò che farò. Sono naturalmente orgoglioso di avere ancora questa opportunità. Mi sto allenando per vincere come faccio sempre e controllo l’inevitabile pressione pensando che sono una posizione di privilegio”.

Naturalmente la Ryder Cup non è tema unico, ma ci sarà anche da conquistare il titolo in uno dei tornei più longevi e prestigiosi del circuito continentale.

Hanno giuste ambizioni Edoardo Molinari e Matteo Manassero. Il primo ha parlato della sua ripresa dopo gli interventi chirurgici: “La salute è ottima, la mano continua a migliorare. Qualche volta mi da un po’ di fastidio, qualche altra un po’ meno, però al momento va tutto bene e, comunque, da questo punto di vista sono quasi al 100%. Per quanto riguarda il gioco ho attraversato una buona estate e mi sto impegnando tanto per arrivare in forma alle gare di fine anno. Mi auguro di giocare bene questa settimana e di concludere nel migliore dei modi la stagione”.

Manassero ha espresso fiducia: “Quando si partecipa all’Open di casa indubbiamente si è sottoposti a maggiore pressione, ma personalmente riesco a trarne vantaggio, osando di più nei colpi grazie alla spinta del pubblico. Il sostegno dei tifosi mi galvanizza. Giocare in Italia comporta vantaggi e svantaggi, ma io aspetto questo evento dall’inizio dell’anno e non vedo l’ora di scendere in campo”.

Saranno 23 i giocatori italiani, compresi cinque dilettanti: Renato Paratore, reduce dall’oro ai Giochi Olimpici Giovanili, Guido Migliozzi, Michele Cea, Enrico Di Nitto ed Edoardo Raffaele Lipparelli. Ovviamente fari puntati sul 17enne romano, portacolori del Parco di Roma G&CC, appena rientrato dalla Cina.

“E’ andata molto bene. E’ stata un’esperienza fantastica – ha detto Paratore – perché vincere una medaglia olimpica è molto importante soprattutto nel primo anno in cui il golf è ritornato alle Olimpiadi. Inutile dire che sono molto felice. Non ci credo ancora. La medaglia me la tengo stretta”. Poi il futuro: “Questo successo mi ha dato tanto morale e se per me cambierà qualcosa non lo so. Però sicuramente mi ha dato una spinta in più per affrontare la Qualifying School a fine anno, dove spero di ottenere la ‘carta’ e poi passare al professionismo”.

La gara presenta un field di assoluta qualità nel quale figurano tre Major Champion, il nordirlandese Darren Clarke, l’irlandese Padraig Harrington e lo spagnolo Josè Maria Olazabal, due vincitori di tornei del WGC, 74 vincitori di tornei nell’European Tour e 9 past winner dell’Open. Oltre ai giocatori citati, escluso Paratore che ha il solo obiettivo di fare esperienza e magari di ripetere l’ottima prestazione dello scorso anno, punteranno al titolo gli spagnoli Alvaro Quiros e Rafael Cabrera Bello, i francesi Gregory Bourdy, Thomas Levet e Julien Quesne, che difenderà il titolo, gli inglesi Tommy Fleetwood e Chris Wood, l’olandese Joost Luiten, il cileno Felipe Aguilar, lo scozzese Marc Warren, l’austriaco Bernd Wiesberger e i sudafricani Thomas Aiken e George Coetzee, per citarne alcuni. In campo azzurro si attendono buone cose anche da Marco Crespi, Andrea Pavan, Lorenzo Gagli e da Alessandro Tadini, ma potranno far bene giovani come Nino Bertasio, Francesco Laporta, Filippo Bergamaschi e Federico Maccario, entrato nel field per aver vinto la prequalifica.

Il 71° Open d’Italia presented by Damiani, ha il supporto di altre aziende di grande prestigio quali i major sponsor Rolex, Lavazza e Regione Piemonte; gli sponsor Emirates (official airlines), Diasorin, Jaguar (official automotive), Colmar (official apparel); i fornitori ufficiali Titleist, Carlo Fiori, Peviani, Maui Jim, Pomiroeu, Konica Minolta, Dab, Ca’ del Bosco, Acqua Lauretana. Family partner: Club Med. Charity partner: Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus. Media partner: Sky e Gruppo 24 ORE.

Partner istituzionali: Coni in qualità di ente patrocinante, Federazione Italiana Golf, European Tour, Città di Torino, Provincia di Torino, Comune di Fiano, Comune di Robassomero e Ente Parchi. Inoltre prosegue l’ultradecennale partnership tra l’European Tour e il Comitato Organizzatore

Il torneo, fiore all’occhiello dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali allestite dal Comitato Organizzatore Open Professionistici di Golf della FIG, si disputerà sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 65 classificati dei 156 partenti, i pari merito al 65° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di ammissione. Il montepremi è di 1.500.000 euro con prima moneta di 250.000 euro. Ingresso gratuito per il pubblico.

L’Open si svolgerà sul Percorso Blu del Circolo Golf Torino, interessato da lavori di restyling avviati nel 2006 dall’architetto canadese Graham Cooke e costantemente seguiti dal presidente Lorenzo Silva e da Piero Cora, lavori che ne hanno migliorato ulteriormente le già ottime caratteristiche. Sono stati ridisegnati quasi tutti i green e sono state allungate dodici buche, che hanno portato il tracciato alla misura di 6.591 metri (par 72), secondo più lungo d’Italia.

Questo sito prevede l'utilizzo dei cookie. Continuando a navigare si accetta il loro utilizzo. OK Maggiori Informazioni